ATTENZIONE

FATEMI VISITA OGNI GIORNO, TROVERETE SEMPRE QUALCHE COSA DI NUOVO!

I VOSTRI COMMENTI MI FARANNO PIACERE.

GRATA SE FATE UN CLICK SULLA PUBBLICITA', COME VOSTRO SUPPORTO PER IL BLOG.

I CASI



Ora veniamo ad un argomento  molto  serio: parliamo degli articoli e dei loro casi; qui ci si rifà molto al latino.
Quindi chi ha studiato il latino, ha meno problemi di memorizzazione!
Sono convinta comunque che tutti riuscirete ad imparare i vari  c a s i (der Fall \ die Faelle) dei 4. articoli:
der (maschile),  die (femminile) e das (neutro). Un solo plurale   die

Impersonale :  "man" sempre espresso con la terza persona del verbo \   si  (dice) 

I vari casi???,  direte voi. Si, cari ragazzi, in tedesco ci sono 4 casi (in latino ce n'è 1 in più!, consolatevi!)


Essi sono:         Nominativo con cui viene espresso il soggettocioè colui che fa
                         l'azione

                        Accusativo  con cui viene espresso il complemento oggettoe
                        risponde alla domanda "chi? che cosa? ", cioè colui o cosa subiscono
                        l'azione del soggetto
                        Es. Io (sogg. \ compio l'azione) mangio (verbo) la mela (compl.ogg. \ che cosa
                        mangio?)

                        Dativo con cui viene espresso , il complemento di termine
                        risponde alla domanda "a chi? a che cosa?"
                        Es. Io (sogg. \ compio l'azione) do (verbo) alla mamma (a chi ? compl.
                        di termine:dativo) una mela (compl. ogg.\ acc.  che cosa do?)

                        Genitivo con cui viene espresso il complemento di specificazione e
                         risponde alla domanda "di chi?  di che cosa?"
                         Es. Io (sogg \ compio l'azione) do (verbo) alla mamma (compl. di termine
                         a chi? dat.) la mela (compl. ogg. \acc.) di Anna (di chi? compl. di
                         spec.\gen),
                         oppure :  del mio orto (di che cosa? compl. di spec. gen.)

                                                    
Non vi disperate!, una volta capito il significato dei casi, andiamo ad imparare la vera declinazione dell'articolo determinativo e indeterminativo : 

Maschile                                Femminile                              Neutro                        

Nom. der \ ein                        die \ eine                                das \ ein
Akk.  den \ einen                    die \ eine                                das \ ein

Dat.   dem \ einem                  der \ einer                               dem \ einem
Gen.  des   eines + s             der \ einer                               des \ eines + s

                                                        Plurale

                                                        Nom. die \ keine                                                     
                                                        Akk. die \ keine
                                                        Dat. den \ keine  + n
                                                        Gen der \ keiner

Ho usato al plurale la negazione di "ein" perchè non si può negare "uno"!!!!!
Quindi l'articolo determinativo si nega mettendo una "K" davanti ad "EIN"!                                    Es. ein Vater \ kein Vater,  eine Mutter \ keine Mutter, ein Kind \ kein Kind e
così per tutti i vari casi.                          

( NB Il genitivo singolare del maschile e del neutro prende una "s" e il dativo
plurale prende una "n" sul sostantivo)

Es:  der Vater (il padre)    gen. sing.  des Vaters   (del padre)
       das Baiser (la meringa)  gen.sing. des Baisers (della meringa)

Es: die Kinder ( i bambini - sing. das Kind)  dat.  plur. den Kinder(ai bambini)

So che il tutto è un po' complicato, ma prendetevi tempo e con la buona volontà riuscirete a memorizzare le declinazioni. Vi sono amica, pertanto studiatele  molto bene
perchè ad esse si concatenano tante altre regole!!!!!! 


     


15 commenti:

  1. Grazie mille per questo blog! Ho ritrovato la speranza!!!
    Rossana

    RispondiElimina
  2. Grazie anche se non ho capito se il femminile e' die o das:)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. die è femminile mentre das è neutro e der è maschile

      Elimina
  3. Buon giorno Antonietta,
    la tua grammatica sicuramente mi sarà utile, pertanto grazie in anticipo.
    Una domanda per quanto riguarda "kein-":
    Posso scrivere "Ich bin kein Gast." quindi posso negare il singolare :)
    Ciao e ... forse ce la farò ad imparare il tedesco.

    RispondiElimina
  4. mi hai salvato l'intero anno scolastico

    RispondiElimina
  5. Gent.ma Prof.ssa Charlemont,
    in questo segnalibro lei scrive che i casi nella lingua latina sono 5 (uno in più della lingua tedesca) ma, da quel che mi ricordo, i casi del latino sono sei: nominativo, genitivo, dativo, accusativo, vocativo ed ablativo.
    Cordiali saluti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il vocativo vieni studiato ma é considerato come caso del latino antico. Se tuttora parlassimo latino il vocativo non esisterebbe. Viene studiato solo per poter tradurre i testi degli antichi filosofi

      Elimina
    2. I casi in latino sono sei. Punto. Non è oggetto di interpretazione.
      P.s.: Quale sarebbe il latino "moderno"

      Elimina
    3. l'obiezione è pienamente accoglibile visto che il vocativo coincide con il nominativo a parte pochi rari casi. Dire punto a una discussione significa non avere capito la complessità della domanda rivolta che invece non è del tutto fuori dal mondo

      Elimina
    4. "La declinazione dei nomi ha sei casi, tre diretti (nominativo, accusativo, vocativo) e tre obliqui (genitivo, dativo, ablativo)." Tratto da un libro di grammatica latina del Liceo Scientifico. Vero che spesso hanno la stessa forma, ma sono due casi diversi ed esprimono due funzioni diverse, e diversamente vanno trattati. Comunque Il mio commento era in risposta all'anonimo che sostiene erroneamente,come del resto l'autrice (omettendolo), l'inesistenza del vocativo(o come dice questo anonimo "Il vocativo vieni studiato ma è considerato come caso del latino antico")

      Elimina
    5. Volendo essere pignoli nel latino classico si trovano anche resti di un settimo caso, il locativo, che viene spesso omesso nelle grammatiche. Questo caso era fondamentale e vitale per il latino arcaico, ma la sua funzione fu assorbita dall'ablativo (rimasero però le desinenze in parole come ruri e domi, coincidenti con quelle del genitivo per la prima e la seconda declinazione). Allo stesso modo una sorte simile sarebbe toccata al caso vocativo se il latino si parlasse ancora (già nel latino volgare veniva ampiamente sostituito dal nominativo). Quindi concordo con l'anonimo del commento sopra nel considerarlo un caso trascurabile, alla pari del locativo andato perso. Se invece si vuole essere pignoli si devono considerare tutti e 7 i casi del latino arcaico, locativo incluso (visto che esso precedeva il latino classico: per evitare un'incoerenza se si accetta la transizione da arcaico a classico si deve accettare anche quella da classico a volgare e dunque la perdita del nominativo assieme a quella del locativo). Detto ciò, un'altra cosa errata nell'insegnamento del latino in Italia è l'insistnenza nell'uso della pronuncia ecclesiastica, solo perché utilizzata dalla chiesa e perché foneticamente è simile a quella italiana... se vogliamo essere fedeli al latino classico dovremmo utilizzare la pronuncia usata in quell'epoca, ovvero quella restituita. Per esempio Caesar non si legge 'cesar', bensì 'kaesar'.

      Elimina
  6. La ringrazio molto per avermi schiarito le idee, ora sono più sicura.

    RispondiElimina
  7. Giusto per complicare un po' le cose.... :) ma in latino non esisteva qualcosa di simile al l'ottativo greco? (Purtroppo avendo terminato le scuole 42 anni fa non lo ricordo più!)

    RispondiElimina
  8. la lingua latina e greca derivano dal albanese

    RispondiElimina
  9. Scusami, credevo che i Casi latini fossero 6, non cinque. (L'ablativo, non è un Caso? )

    RispondiElimina